Assunta
(giovedì 6 dicembre 2012)
Categoria: Rabbia
PORTA VIA QUESTO NEGRO!
19:55 del 06-12-2012Un bimbo di colore di 5 anni in lacrime in piscina, a Padova: una donna gli sbatte la testa contro un armadietto, poi offende la giovane mamma. Si accanisce su un bambino mulatto di 5 anni sbattendogli la testa contro un armadietto dello spogliatoio della piscina. Poi, con fare sprezzante, intima alla mamma di portar via "sto negro”. E’ la ripugnante storia di razzismo che arriva dalle piscine Oasi 2000 di Padova. Protagonista della vicenda una donna sulla quarantina, subito raggiunta ed identificata dai militari dell’Arma mentre, dopo l’accaduto, prendeva tranquilla e beata il sole sul lettino. Scioccato il piccolo preso di mira, frutto dell’amore fra Cherubina, 27 anni, e Maximo, un insegnante di Salsa ecuadoregno che vive a Padova da 15 anni. Ricordiamoci: "Tutti gli esseri umani nasciamo liberi ed eguali in dignità e diritti". Siamo dotati di ragione e di coscienza e dobbiamo agire gli uni verso gli altri in spirito di fratellanza". (Questo, è il primo articolo della Dichiarazione universale dei diritti umani.) "Vergogna" a chi ancora oggi crede che il colore nero sia diverso dal colore bianco. Siamo fatti della stessa materia!!!! ma troppo imbecilli per capire che siamo tutti uguali.
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dora
(giovedì 6 dicembre 2012)
Non è vero, Assunta. Ci sono alcuni che non sono uguali: sono gli stupidi, una specie a parte della razza umana anzi, una sottospecie.
Quella è una piccola, misera donnicciola. Consolati, la figuraccia l'ha fatta lei!
Quella è una piccola, misera donnicciola. Consolati, la figuraccia l'ha fatta lei!
Francesco
(lunedì 10 dicembre 2012)
Vedi Assunta, come tu sai io sono nato in Africa ad Asmara in Eritrea da genitori italiani ed a quell'epoca eravamo, per molti noi nativi del luogo, considerati degli sporchi bianchi usurpatori: una sorta di razzismo al contrario, ma nonostante ciò i miei con i miei zii, che possedevano un grosso lotto di terreno coltivato a grano per la farina dei panifici d'Asmara, erano benvoluti dai neri ai quali davano lavoro e che erano trattatti alla pari dei lavoratori italiani. Ed io avevo molti più amici fra i neri che fra i bianchi.
Io avrei portato quella donna, che ha trattato in modo così miserevole il bambino nero alla piscina, in Africa per un bel pezzo di tempo in mezzo ad una moltitudine di neri per farle ben conoscere la realtà della diversità di colore, ma anche della sovrana uguaglianza di animo umano e bontà d'animo, che non ha alcun colore ed è universalmente uguale.
Io avrei portato quella donna, che ha trattato in modo così miserevole il bambino nero alla piscina, in Africa per un bel pezzo di tempo in mezzo ad una moltitudine di neri per farle ben conoscere la realtà della diversità di colore, ma anche della sovrana uguaglianza di animo umano e bontà d'animo, che non ha alcun colore ed è universalmente uguale.
Assunta
(lunedì 10 dicembre 2012)
23:06 del 10-12-2012
Caro Francesco, mia madre mi diceva spesso: con le persone intelligenti puoi discutere e confrontarti, ma mai discutere con personaggi ignoranti, perchè avranno sempre la presunzione di aver ragione e quindi è battaglia persa in partenza. Io la (signora) non l'avrei portata in Africa, ma l'avrei legata in mezzo ad una piazza con un cartello al collo con su scritto:
"SONO UNA PICCOLA DONNA MESCHINA ED IGNORANTE"
Caro Francesco, mia madre mi diceva spesso: con le persone intelligenti puoi discutere e confrontarti, ma mai discutere con personaggi ignoranti, perchè avranno sempre la presunzione di aver ragione e quindi è battaglia persa in partenza. Io la (signora) non l'avrei portata in Africa, ma l'avrei legata in mezzo ad una piazza con un cartello al collo con su scritto:
"SONO UNA PICCOLA DONNA MESCHINA ED IGNORANTE"
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